La storia di Chiara e Fabio. Conoscersi da una vita e innamorarsi in vacanza
SPOSI - Pubblicato il 24 Novembre 2016

Conoscersi da una vita e innamorarsi durante una vacanza al mare. È la "love story" di Chiara e Fabio, da sei mesi giovani sposi.
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«Ci conosciamo da una vita – rivela Chiara –. Alle elementari ero in classe con sua sorella, che si chiama proprio come me ed è rimasta sempre una delle mie migliori amiche».
Due ragazzi con i loro sogni, che per una parte della loro giovinezza hanno vissuto su due binari vicini, ma paralleli. Lui è sempre stato circondato da ragazze, tra cui le amiche di Chiara. E anche lei ha avuto le sue storie, i suoi flirt di gioventù.
«In estate capitava spesso di uscire in compagnia insieme o di partecipare agli incontri dei giovani in parrocchia. Ci frequentavamo insieme agli altri e ci si divertiva», racconta Chiara. Ma nell'estate dei suoi 19 anni, prima dell'inizio dell'università di lei, qualcosa è scattato. «Fabio aveva 22 anni e io stavo per cominciare Architettura. Nella settimana del camposcuola estivo al mare, con i giovani della nostra parrocchia, qualcosa è cambiato, e da lì non ci siamo più lasciati».
Il primo bacio e i primi timori. «All'inizio sentivo un po' di paura – continua Chiara – perché sapevo che Fabio mi piaceva e che sarebbe stato il ragazzo giusto. Solo non ero sicura di voler subito vivere la mia prima vera storia d'amore, certa che sarebbe stata anche l'ultima. Poi, naturalmente, sui dubbi e i timori ha trionfato l'amore!»
La proposta di matrimonio è arrivata qualche anno dopo, in un giorno per nulla casuale: a San Valentino del 2105, dopo sette anni e mezzo di fidanzamento.
«Non abbiamo mai amato San Valentino perché non ci piace festeggiare in un giorno che non sia solo nostro, quindi quella sera avevamo pensato a una cena tranquilla a casa di Fabio; non mi aspettavo davvero niente, neanche un fiore. Abbiamo optato per del cibo cinese d'asporto e lo abbiamo mangiato sul tavolino basso del salotto, seduti per terra, all'orientale. Ad un tratto Fabio mi ha guardata e ha tirato fuori la classica scatolina… e lì mi ha fatto la proposta! Visto che eravamo già seduti a terra, non ha faticato neanche a inginocchiarsi, il furbo!»
I preparativi delle nozze sono iniziati quasi subito, condivisi con gioia da Chiara e Fabio che si sono sposati il 21 maggio di quest'anno. C'era già qualche idea nell'aria, un sogno abbozzato, e nell'organizzazione ha prevalso la scelta di coppia, di condividere il desiderio di una cerimonia e una festa semplici, facendo tutto insieme.
«Ci piaceva l'idea che anche i preparativi fossero un momento di condivisione – raccontano Fabio e Chiara – quindi abbiamo fatto tutto da soli: partecipazioni (io sono brava con grafica e creatività, precisa Chiara, ndr), che poi abbiamo stampato e impacchettato, confetti e bomboniere, il tema del matrimonio… tutto. Naturalmente il "fai da te" ci ha permesso anche di risparmiare, dove si poteva».
Il gran giorno è arrivato ed è stato per i due giovani sposi una rivelazione, ancora più bello delle aspettative, carico di emozioni e di affetto. Una bella giornata di sole in una primavera piovosa. Un dono che Chiara e Fabio non scorderanno mai.
«Il momento più emozionante del nostro matrimonio è stato quando ci siamo visti», affermano gli sposi all'unisono. «Ci tenevo particolarmente che non mi aspettasse fuori dalla chiesa, ma all'altare – confida Chiara – proprio perché fosse l'ultimo a vedermi, e secondo me è stato bellissimo e così emozionante. È stata una giornata meravigliosa e sentire l'affetto delle nostre famiglie e dei nostri amici è stato straordinario e ci ha fatto sentire molto fortunati».
Per i regali, nessuna lista nozze. «Abbiamo scelto regali liberi: avendo già una casa nostra, avevamo la maggior parte delle cose che ci servivano, quindi preferivamo la busta per coronare un altro dei nostri sogni e andarcene dall'altra parte del mondo… in Australia!»
Dopo sei mesi di matrimonio, della loro quotidianità Fabio e Chiara amano la serenità che trovano nella loro casa, «nelle serate tranquille sul divano, nel senso di famiglia» che respirano nell'essere marito e moglie, nella forza e nella felicità che trovano l'uno nell'altra quando sono insieme e anche quando, a distanza, sono «riferimento e supporto reciproco».
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