Monica e Gaetano, colpo di fulmine “a pois”
SPOSI - Pubblicato il 29 Marzo 2018

Monica e Gaetano si sono conosciuti una sera d'estate del 2009, in una discoteca del Basso Garda, al termine di una serata particolare.
Era un mercoledì, il 23 luglio 2009, e Monica, stilista di moda e sarta, era presente in un locale per un evento, in veste di costumista di Madame SìSì.
«Quella sera – ricorda – consegnai a Madame SìSì un abito per la serata a tema "pois". A causa di ritardi non dipesi da me, non vi fu il tempo di provare il vestito nelle settimane precedenti, quindi per quella sera decisi di preparare il lavoro completamente finito provando il costume tagliato, cucito e finito, nella speranza che potesse andarle bene... Fortunatamente, la prova fu perfetta e Madame SìSì fu così entusiasta del costume bianco e nero a pois che non lo tolse più e la serata fu un vero successo, soprattutto per me».
Quando sul tardi Monica stava per tornare a casa, decise di fare un salto al bancone del bar per bere un long drink e festeggiare la riuscita della serata e il suo ottimo lavoro. Proprio lì Cupido scoccò la sua freccia: «Ero vestita anch'io a pois, con una minigonna e una canottiera in tema, e, a dire di mio marito, lo incantai!».
Gaetano era in compagnia di amici, ma non si lasciò scappare l'occasione di conoscere Monica, colei che nove anni dopo sarebbe diventata ufficialmente la sua dolce metà.
Durante il periodo di fidanzamento Gaetano ha finito di studiare, laureandosi lo scorso anno in Ingegneria civile. «Fin dal primo anno del nostro fidanzamento avevamo intenzione di sposarci – spiega lui – ma abbiamo aspettato la mia laurea».
Dopo la lunga attesa dell'importante traguardo, il 30 luglio scorso Gaetano ha preparato per la sua Monica una bellissima sorpresa, consegnandole una copia firmata della sua tesi di laurea, che tra le pagine nascondeva la sua proposta di matrimonio e un bellissimo anello di fidanzamento.
Da lì è scattata subito l'organizzazione del gran giorno, curata interamente dai futuri sposi.
«Nello stesso giorno in cui Gaetano mi ha chiesto di sposarlo – riprende Monica – siamo corsi in un ristorante che da anni immaginavamo come il luogo ideale per il nostro ricevimento di nozze. Avevamo fretta di coronare il nostro sogno, finalmente, quindi abbiamo chiesto la prima data libera del ristorante. Abbiamo immediatamente concordato il ricevimento per il 4 novembre 2017, tre mesi dopo, proprio nel periodo autunnale. Così avremmo potuto fare delle foto con il bellissimo spettacolo del foliage. L'altro lato positivo è che ci siamo potuti accaparrare quel bellissimo luogo senza lunghe liste d'attesa».
L'arte, declinata nelle sue varie forme, è stata il tema del loro matrimonio autunnale: l'architettura, presente attraverso i nomi dei vari tavoli, e non a caso, visto che proprio le più belle architetture del mondo riempirono gran parte della loro prima conversazione in discoteca; la scultura, attraverso la scelta di un'opera lignea del Quattrocento (il Gesù Bambino Benedicente), custodita nel nuovo museo di Castel Goffredo Mast, nel loro comune, come oggetto di recupero e restauro finanziato dagli sposi e diffuso a tutti gli invitati, scegliendo questo gesto come ricordo al posto della classica bomboniera.
L'affetto non è mancato al loro matrimonio.
«Non dimenticheremo mai il momento della cerimonia, in chiesa, circondati da tutti i nostri amici e parenti, e la folla di gente che ci attendeva fuori dalla chiesa quando siamo arrivati».
Anche gli invitati hanno tanti momenti particolari da ricordare. Non dimenticheranno una sposa fasciata in un abito bianco a sirena, realizzato su misura da lei stessa, e la sua bella pancina al sesto mese di gravidanza. Ricorderanno la cerimonia curata dagli stessi sposi con la presenza di una corale di quaranta elementi, la stessa in cui canta Monica come soprano, ma non potranno scordare la sposa-solista che ha intonato il brano dell'offertorio emozionando i presenti e, più di tutti, il marito Gaetano.
Per i regali di nozze la coppia ha preferito lasciare liberi gli invitati: «Tutti, sapendo che stavamo ristrutturando da alcuni anni il nostro "nido d'amore", hanno voluto contribuire concretamente alla realizzazione di questo nostro sogno. E anche per questo siamo grati a tutti i nostri ospiti!».
Oggi, della loro vita da sposi, Monica e Gaetano amano condividere i piccoli e grandi momenti della quotidianità. «Abbiamo sempre desiderato poterci addormentare insieme e risvegliare insieme al mattino, ora questo è possibile, insieme al nostro piccolo Nicola».
ALTRI ARTICOLI CHE POTREBBERO INTERESSARTI