Nozze fortunate? Ecco qualche dritta!
CERIMONIA - Pubblicato il 06 Agosto 2016

Siete scaramantici? Allora questo articolo potrebbe interessarvi molto.
Il matrimonio è anche un concentrato di piccoli riti, superstizioni e antiche usanze per attirare la buona sorte. Sopravvissuti a secoli di storia, e di nozze felici, alcuni rituali sono ripetuti ancora oggi prima e dopo la cerimonia perché gli sposi possano godere di un'unione duratura, felice e feconda.
Nei tempi moderni la superstizione è un po' calata per far spazio alla praticità organizzativa e all'abbattimento dei costi: per esempio, una volta mai ci si sarebbe sognato di contraddire il proverbio "di Venere e di Marte né ci si sposa né si parte" (non ci si sposa né si parte per viaggi di nozze nei giorni di martedì e venerdì), oggi ben superato per motivi commerciali. Sposarsi di martedì e venerdì è meno costoso del week-end e offre maggiore possibilità di scelta della location (oltre a indurre una sorta di "selezione naturale" degli invitati).
Pensate che, secondo un'antica superstizione, il sabato è considerato il giorno più sfortunato in assoluto, eppure è proprio quello più scelto dalle coppie per unirsi in matrimonio. Per il giorno più propizio, c'è da scegliere: il lunedì è dedicato alla luna, dea delle spose e portatrice di salute, il martedì garantisce ricchezza, mentre il mercoledì è il più propizio per le cerimonie.
Da non dimenticare la magra consolazione per i matrimoni finiti in acqua: "sposa bagnata, sposa fortunata" recita il proverbio, ricordandoci che l'acqua è simbolo di vita e di abbondanza.
Volete un matrimonio felice? Ecco una piccola lista di cose da evitare prima delle nozze.
- Anello di fidanzamento e fedi nuziali non vanno mai acquistati insieme.
- L'anello col diamante, dopo le nozze, va conservato all'anulare per garantire un'unione duratura.
- Attenzione: mettersi al dito la fede prima della celebrazione nuziale è di mal auspicio.
- Perché il velo porti bene dovrebbe essere donato da un'altra sposa, ma non una qualunque: una sposa veramente felice.
- Il colore più propizio per l'abito da sposa è ovviamente il bianco, l'avorio potrebbe essere presagio di una vita turbolenta, mentre l'azzurro è garanzia di serenità.
- Il giorno prima del matrimonio, gli sposi devono dormire separati, sotto tetti diversi, e non si devono vedere prima dell'incontro in chiesa, in municipio o altra sede. Porta malissimo!
- Lo sposo non deve mai vedere il vestito della sposa prima della cerimonia, perché porta male.
- Se lo sposo esce di casa per raggiungere la sposa, non può mai tornare indietro. Qualora scordasse qualcosa, meglio chiedere aiuto a un parente o a un amico. Attenzione, porta molto male tornare sui propri passi.
- È usanza che le fedi vengano consegnate all'altare da un testimone o un bimbo, il cosiddetto paggetto, legate su un cuscino di pizzo, per essere benedette dal celebrante.
- Se le fedi dovessero cadere in chiesa, può raccoglierle soltanto il celebrante.
- Il bouquet è il regalo dello sposo alla sposa: lei lo sceglie, abbinandolo al proprio abito, e lo sposo lo acquista e lo fa recapitare a casa di lei il mattino o comunque prima della cerimonia.
Dopo la cerimonia nuziale, le tradizioni di varie parti d'Italia suggeriscono altre pratiche da tenere a mente per assecondare la buon sorte.
- Alla fine del rito, in alcuni paesi è usanza che lo sposo offra alla sposa una spiga di grano, quale gesto bene augurante e simbolo di fertilità.
- Sugli sposi gli invitati, fuori dalla chiesa, gettano il riso, anche questo simbolo di fertilità: un augurio di ricchezza e gioia per la nuova famiglia.
- Dopo la cerimonia c'è il lancio del bouquet da parte della sposa a un gruppo di amiche e invitate. Chi lo prende, si dice, sarà la prossima fortunata ad andare all'altare!
- Quando nel corteo nuziale si suona il clacson dell'auto c'è un motivo: i nostri antenati credevano che il rumore mettesse in fuga gli spiriti cattivi!
- I confetti nel sacchettino della bomboniera devono essere dispari (tre o cinque), quindi indivisibili come il matrimonio secondo la tradizione, e dovrebbero essere morbidi, con un gusto pieno e preferibilmente alla mandorla intera (nonostante le numerose varianti attuali).
- Nell'entrare sotto il tetto coniugale, è tradizione che lo sposo prenda in braccio la sposa e le faccia varcare così la porta di casa, nel loro primo ingresso da sposati.
- Il letto degli sposi andrebbe preparato la sera prima del matrimonio da due ragazze nubili, quindi pure.
- Infine, una curiosità sulla "luna di miele". Secondo i Romani, i novelli sposi dovevano mangiare del miele per tutta la durata di "una luna", nei primi tempi della loro vita insieme.
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