Festa di nozze “informale” per Alessandra e Davide
SPOSI - Pubblicato il 07 Settembre 2017

Galeotto fu il bar frequentato da amici comuni. Alessandra e Davide si sono conosciuti cinque anni fa, nel 2012: «Lui veniva spesso a trovare un amico che gestiva quel bar e io accompagnavo una mia amica che lo frequentava quasi tutte le sere. Così è iniziato tutto…», racconta Alessandra. Qualche sguardo, un drink assieme, la prima chiacchierata e la storia d'amore tra Alessandra e Davide è pian piano sbocciata. Un amore 'maturo', arrivato a sorpresa dopo altre storie e convivenze. Ciascuno con il proprio passato e con i propri sogni, alcuni infranti, altri custoditi gelosamente e ancora da accarezzare.
Tra Alessandra e Davide c'erano però parecchi chilometri di distanza, una settantina che Davide percorreva quasi ogni sera in auto. Anche per questo la convivenza è iniziata pochi mesi dopo il loro primo incontro. «Ci siamo testati subito – scherza Alessandra –. C'era la distanza di mezzo e, poi, perché aspettare per capire se eravamo fatti per stare insieme?».
Superato il test dello stesso tetto, il tempo ha dato loro ragione. Alessandra e Davide sono diventati una famiglia e sono convolati a nozze sabato 2 settembre 2017.
«È stato lui a chiedermi di sposarlo, affinché i nostri diritti di famiglia fossero tutelati», racconta la novella sposa. Il pragmatismo ha prevalso sulla favola, ma il giorno più bello è rimasto comunque un dolcissimo sogno da realizzare. E Alessandra aveva le idee ben chiare. «Sapevo che volevo sposarmi in estate, l'1.7.2017, e che al ricevimento formale preferivo un'apericena, dove tutti fossero liberi di muoversi, di parlare e divertirsi. Immaginavo una festa in spiaggia con una bella grigliata e tanta musica».
Purtroppo, però, trovare una spiaggia libera in piena stagione, con una alternativa al coperto in caso di pioggia, non si è rivelata impresa facile per i due futuri sposi. Così, causa forze maggiori, il progetto iniziale è stato pian piano modificato e la data è slittata di un paio di mesi. Peccato solo che mentre il 1° luglio si è rivelato un gran giorno di sole, il 2 settembre è stato un sabato piovoso e quasi autunnale. Ma, niente paura, a salvare gli umori sono venuti in aiuto gli amici e parenti con il loro caloroso affetto e il buon, vecchio detto: "sposa bagnata, sposa fortunata"!
Siccome Davide lavora distante e non aveva molto tempo per i preparativi, Alessandra si è occupata da sola dell'organizzazione del loro matrimonio. «È stato divertente, un po' stressante per qualche imprevisto, ma avevo le idee chiare e questo ha semplificato il compito a tutti: fiorista, sarta, truccatrice, parrucchiera…».
Per l'abito da sposa niente atelier e grandi firme, ma un vestito realizzato su misura da una stilista personale, partendo da un modello visto in internet e adattato alla sposa. «Ho voluto un abito corto, pratico, che mi consentisse di muovermi con agilità e di ballare liberamente. E sono stata felicissima della scelta!».
Come location per l'apericena gli sposi hanno scelto un club velico sul lago di Garda, a Desenzano, dove festeggiare con gli amici in un'atmosfera accogliente e informale. Peccato solo che il vento della giornata uggiosa abbia reso difficile la missione "grigliata" e ostacolato i brindisi in terrazza. Non sono però bastate le nuvole e qualche ora di pioggia a cancellare l'aria di festa dell'allegra compagnia che, pur al coperto, ha mangiato e ballato fino a tarda serata.
Il momento più emozionante della giornata, confida Alessandra, «è stato quando sono scesa dall'auto e ho visto Davide, elegantissimo, davanti al municipio. È stato una festa stupenda e tutti si sono divertiti. Questa è la cosa che ci dà più soddisfazione!».
Il tema del matrimonio era il rosso. Con richiami nella wedding cake, nell'abito e nelle scarpe della sposa e anche nella bomboniera. La scelta di quest'ultima è stata guidata da Davide: «Mi piace molto il Natale – rivela lo sposo – e, per tradizione, da sempre amici e parenti quando vanno in viaggio mi portano come souvenir una pallina di Natale».
La bomboniera dunque non poteva che essere una pallina di Natale, con dei richiami di rosso. «Ci piace pensare che quando faranno l'albero di Natale, i nostri invitati si ricorderanno di noi e del nostro giorno più bello».
Un aneddoto curioso, rivela infine Alessandra, riguarda il figlio di Davide. «Ci teneva tanto al nostro matrimonio, che ci ha chiesto se poteva farci da testimone. A otto anni, però, non è possibile… così ci ha portato le fedi ed era molto orgoglioso del suo compito. Credo – conclude Alessandra – che rifarsi una vita, come è accaduto a me e Davide, non significhi annullare il passato, ma amalgamarlo al presente, per vivere meglio il futuro».
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