Armando De Nigris: tra sogni e matrimoni
INTERVISTE - Pubblicato il 27 Aprile 2017

Armando De Nigris è un wedding planner con esperienza ventennale, che negli anni è diventato uno dei più famosi e richiesti professionisti del settore, per quanto riguarda l'Italia. Lo abbiamo contattato per farci raccontare la sua storia, i suoi segreti, il suo mestiere, o forse sarebbe meglio dire la sua arte.
1 - Negli ultimi anni ha ricevuto vari premi legati al mondo dei matrimoni, e ha avuto un'ascesa inarrestabile, grazie alla qualità dei matrimoni organizzati da lei e dal suo staff. Racconta ai nostri lettori chi è Armando De Nigris?
Potrei dire che sono un umile lavoratore al servizio dello spettacolo, ma è difficile dare una definizione di se stessi. Di certo però so di essere tra i fortunati che hanno la possibilità di fare ciò che amano, ed è tanto.
Oggi la categoria dei wedding planner è vista in modo contorto, ancor più quella dei consulenti… Si dovrebbe fare chiarezza, sia per far comprendere meglio alle persone i servizi offerti con professionalità, sia per migliorare la qualità della categoria.
2 – Sulla sua pagina facebook scrive: "Specializzato? No grazie, scrivo favole e avvero sogni!". Com'è il suo approccio al matrimonio e alla sua organizzazione? Mi ha colpito particolarmente il suo accenno alla scrittura: scrivere favole…che bella immagine!
Per me organizzare eventi, e in particolare matrimoni, è più di una professione: è una filosofia di vita. Credo nel matrimonio e sono consapevole che non è una scelta sempre facile da portare avanti, come non è facile organizzare l'evento che lo celebra. Ma credo anche che si sia perso di vista qualcosa di importante, seppellito tra fatalismo, luoghi comuni, obblighi e difficoltà da superare.
A volte ho la sensazione che gli sposi arrivino al matrimonio un po' disillusi ancor prima di iniziare. Penso che l'idea del matrimonio vada rinnovata, svecchiata e rinfrescata. E questo, in fondo, significa anche tornare a credere un po' nei sogni e nelle favole.
Anche nelle favole ci sono ostacoli e difficoltà, ma non ci si arrende e non si parte sconfitti da subito. Ecco, il wedding planner secondo me è il mago della favola che dona un pizzico di magia e mostra che, come nelle difficoltà dell'organizzazione di una giornata tutto si può risolvere, così nella vita occorre rigenerarsi ogni volta e abbandonare il senso di sconfitta di fronte ai problemi.
Il giorno delle nozze rappresenta, in effetti, la prima forma di organizzazione della scelta di vita di una coppia. E mi piace pensare che quel primo giorno sia il primo di una favola, con le sue insidie, certo, ma comunque un sogno da proteggere e far durare.
Quando organizzo un matrimonio, penso che sto contribuendo a rendere possibile una favola e non solo per un giorno. Almeno, a me piace vederla così, tanto che qualche volta accetto di curare un matrimonio per sposi in difficoltà economiche, quasi a incoraggiarli a superare insieme le avversità con fiducia, iniziando con una piccola magia.
3 - L'esperienza, dicevamo prima in apertura. Quanto conta in questo campo per arrivare al successo?
Ha mai sentito dire che "la vecchia a novant'anni non voleva morire perché aveva ancora tanto da imparare"? Il successo per me non esiste, né nella vita personale, né in quella lavorativa, diciamo che a volte mi reputo bravo a scatenare emozioni talmente forti da farle rimanere impresse, ma questo non è successo: è passione!
L'esperienza è fondamentale, la teoria in questo campo conta fino a un certo punto, e tutto si basa su tanti fattori: la passione, la capacità di interpretare i desideri e i dubbi degli sposi, essere disponibili e resistere alle ansie altrui, saper mediare e saper essere in equilibrio tra partecipazione e distacco.
4 - Quanto è importante, d'altra parte, il continuo aggiornamento? Cosa è cambiato nel corso del tempo nel mondo dei matrimoni?
Fermarsi e formarsi, anche questa è una frase che trova spesso tra i miei siti e blog. Aggiornarsi sulle nuove tendenze, ma anche sulle nuove possibilità, è fondamentale per la riuscita di un evento. Ma non solo. Cerco quindi di aggiornarmi su tutto, di avere la consapevolezza di tutti gli strumenti necessari per la mia professione e, ovviamente, affidarmi ad altri professionisti per le specifiche competenze che non posso avere.
E c'è una cosa alla quale tengo moltissimo: l'aggiornamento inteso come svecchiamento dell'idea stessa di matrimonio, ossia l'abbandono di certe regole rigide e di una etichetta anacronistica. Si può organizzare un matrimonio con stile senza esagerazioni e senza imposizioni che sacrificano la personalità degli sposi. È nella libertà e nell'autenticità che ognuno di noi esprime il meglio. Questo vale per i matrimoni, per le relazioni, per le persone e anche per gli eventi.
5 - Lei è presente con i suoi servizi in tutta Italia, dalla Campania, al Lazio per arrivare alla Lombardia. Ci racconta alcune differenze o particolarità nell'organizzazione di matrimoni nelle varie zone d'Italia?
Sono campano e precisamente napoletano, vivo tra Napoli e Roma e ultimamente viaggio spesso in Lombardia, ma posso garantirle che proprio in queste tre regioni non ci sono differenze se non economiche nell'organizzazione dei matrimoni.
Ormai non esiste quasi più il "matrimonio napoletano" che incominciava la mattina ed alle tre di notte era ancora festa: è un fenomeno raro e visto solo in tv e che rispecchia una certa immagine folcloristica che per fortuna è quasi del tutto estinta. Da Nord a Sud, le richieste degli sposi sono più o meno le stesse, con idee spesso confuse e basate su un collage di matrimoni vissuti da invitati.
6 - Ci fa un breve resoconto di un matrimonio organizzato da lei? Magari uno di quelli a cui tiene particolarmente, o che le ha fatto vivere delle suggestioni particolari?
Non esiste un "mio" evento al quale sia particolarmente affezionato, oggi chi si affida alla mia azienda lo fa perché cerca un qualcosa di diverso, di personalizzato, ogni evento è unico ed ogni evento è per me un figlio. Puoi mai volere bene a un figlio in modo diverso da un altro? Cerco di dare sempre una chiave di lettura diversa ad ogni evento rendendolo unico, sono tutte mie creature, e le amo in modo indistinto perché frutto del mio lavoro.
7 – Affrontiamo un tema caro a noi e ai nostri lettori, quello del viaggio! Sembra di capire che nella sua formazione umana e professionale il viaggiare sia stato fondamentale. Ci faccia conoscere l'Armando De Nigris viaggiatore!
Molti pensano che i veri viaggi siano quelli alla scoperta di posti lontani, esotici e misteriosi. Certamente, luoghi così sono incantevoli e suggestivi. Ma ogni viaggio è vera ricchezza solo se hai davvero occhi capaci e avidi di vedere. Il viaggio, come l'età e la libertà, è prima di tutto uno stato d'animo. Lo dico ricordando la prima volta che mi allontanai da casa da giovane: un ragazzino con la voglia di fare, di conoscere, e di essere indipendente. Come tanti, ho fatto l'esperienza di animatore nei villaggi turistici e la prima volta fu all'Isola d'Elba.
Ci arrivai con mezzi di fortuna, un viaggio lunghissimo eppure erano solo poche centinaia di chilometri da casa. Quel viaggio faticoso mi fece vedere per la prima volta il mondo, nella piena bellezza e immensità della natura. Penso che fu proprio quel viaggio a farmi capire cosa volessi fare "da grande". Dopo qualche anno iniziarono i viaggi in Europa, che però non posso paragonare a quelli in Italia, che amo per la sua varietà, bellezza e per la gente che vive soprattutto nei piccoli borghi. Da quelle persone, spesso custodi di passato, storie e tradizioni, mi piace farmi incantare. Dalle loro storie rubo suggestioni e sensazioni e le rielaboro. È anche da queste che nascono le idee per gli eventi.
Da qualche tempo però viaggio di meno: quando non mi sposto per lavoro, mi piace stare con la mia famiglia, per me sacra, e questo chiaramente influenza un po' i tempi e la scelta delle destinazioni, tanto più che tra pochi mesi diventerò padre per la seconda volta.
8 – Chiudiamo con i suoi progetti futuri.
Al momento ci sono tanti progetti, sto valutando scrupolosamente tante offerte, ma non posso ancora svelare niente di preciso! Un saluto a tutti i lettori di ToDo Magazine!
ALTRI ARTICOLI CHE POTREBBERO INTERESSARTI